Pubblicato il 2017-09-27

COMUNICATO STAMPA ATC MO2: IL COMITATO “SPONTANEO” DI SERRAMAZZONI NON CI METTE LA FACCIA E SCRIVE COSE DIVERSE ALLA REGIONE E ALLA GAZZETTA DI MODENA.

IL COMITATO “SPONTANEO” DI SERRAMAZZONI NON CI METTE LA FACCIA E SCRIVE COSE DIVERSE ALLA REGIONE E ALLA GAZZETTA DI MODENA.

 

Leggendo l’articolo della Gazzetta del 29.09 e la richiesta alla Regione sembra che a Serramazzoni ci siano DUE comitati. Uno che spiega alla Regione che Serramazzoni dovrebbe spostarsi nell’ATC MO3 per “… orografia, comprensori omogenei di gestione faunistica, per appartenenza storico culturale …” e basta. Un secondo comitato che nell’articolo della Gazzetta dice invece che vuole andare nell’ATC MO3 per la scarsità di fagiani e lepri e per aver perso l’elezione per il capidistretto di 3 anni fa!!! Per prima cosa andrebbe chiarito quest’aspetto. Qual è il motivo vero per spostare Serramazzoni?

Secondo sarebbe corretto che i promotori del comitato “spontaneo” ci mettessero la faccia e avessero chiesto un incontro al presidente dell’ATC MO2, o lo chiedessero, per manifestare le proprie lamentele. Invece stanno nascosti.

Terzo occorre chiarire a tutta l’opinione pubblica che un ATC (ambito territoriale di caccia) non viene governato solo dai cacciatori (che contano per il 30%), ma esiste una legge nazionale che da 25 anni dice che al governo degli ATC partecipano anche le associazioni agricole per il 30%, le associazioni  ambientale per il 20% e gli enti locali per il restante 20%. Mentre i capidistretto vengono individuati dai rappresentanti agricoli e venatori, espressione dei cacciatori e agricoltori locali e proposti all’ATC MO2. E a Pavullo e a Serramazzoni il mondo agricolo assieme ad una parte del mondo venatorio ha scelto gli attuali capi distretto, in quanto persone corrette, efficienti e competenti. Non proprio un accordo di “Palazzo”!!!

Come risulta evidente la strumentalizzazione del comitato in riferimento agli orari di apertura, esattamente in linea con gli altri ATC modenesi.

Pochi giorni fa a Montese il sindaco, rispondendo in Consiglio comunale ad una interrogazione, chiariva che i comuni di media montagna come Montese (ma anche Pavullo, Serramazzoni o Prignano) hanno un’agricoltura particolarmente pregiata e diffusa, da difendere e promuovere, che ha bisogno di una gestione faunistica particolarmente attenta, specialmente al cinghiale. Gestione attenta che l’ATC MO2 sta facendo da oltre 10 anni. Le problematiche agricole dei comuni del crinale o del Cimone sono completamente diverse da Montese o Pavullo o Serramazzoni.

Pochi poi sanno che dei 3.000 cacciatori iscritti all’ATC MO2 l’80% sono residenti nei 24 comuni modenesi di appartenenza (che significa un’alta radicazione sul territorio e un’alta capacità di fare prevenzione), mentre nell’ATC MO3 dei 1.300 cacciatori solo il 40% è residente. Inoltre l’ATC MO3 ha un nutrito gruppo di cacciatori toscani, ben 270!!! Il comitato “spontaneo” di Serramazzoni ha quindi il desiderio di vedere entrare nel proprio comune tutti i cacciatori toscani iscritti all’ATC MO3?

Al contrario delle affermazioni infondate riportate nell’articolo, l’ATC MO2 è da oltre 10 anni che si adopera per mantenere un equilibrio virtuoso tra le esigenze del mondo agricolo, dei cacciatori, delle associazioni ambientali e degli enti locali, con risultati eccellenti riconosciuti dalla Regione stessa. Se infine l’ATC MO2 avesse davvero questa gestione fallimentare e questa mancanza di trasparenza perché i signori che si nascondono dietro questo fantomatico comitato “spontaneo” non si sono rivolti alla Regione?